Palazzo dei Pensieri

Palazzo dei Pensieri è il trampolino di lancio per me ad esprimermi. Da parecchio tempo cercavo un modo di esprimere le mie idee. Molte persone mi hanno consigliato di creare un blog e pubblicare i miei opinioni sui diversi argomenti e dare l’opportunità agli altri a commentare sui miei articoli. Se volete, potete criticarmi, potete corregermi o darmi qulasiasi suggerimento. Sarò molto più felice di avere i vostri opinioni. Spero di scrivere bene!

Thursday, October 19, 2006

IL POSTINO


“Il Postino” è un film bello, commovente e poetico. Il film è sulla relazione tra Pable Neruda, un poeta e vincitore del premio nobel ed un postino, Marco, che distribuisce la posta a lui. Un giorno Marco ha letto un avviso di un lavoro temporaneo da postino. Era disoccupato, quindi l’ha accetato. Ma per sua grande meraviglia, doveva consegnare le lettere solo della un grosso papavero, sì della Neruda. Era felice perché in fondo anche lui era un poeta.

Neruda cercava solitudine e pace su un’isola dell’Italia. Marco ce l’ha messa tutta. Ha fatto tutto il possibile per attirare l’attenzione del poeta. Mano a mano, Neruda ha cominciato a condividere la conversazione e la filosofia con lui.

Un giorno, Marco ha visto una belissima ragazza che si chiamava Beatrice Russo. Si è inamorato di lei, ma non sapeva come conquistarla. Così ha chiesto Neruda di aiutarlo srcivendo una poesia su Beatrice. Ma lui gli ha risposto di no. Gli ha detto che per un poeta la fonte d’ispirazione deve esser davanti a lui. Siccome non aveva mai visto Beatrice, si è rifutato. Marco aveva un diavolo per capello.

Ma dopo alcuni giorni, qunado lo ha incontrato, gli ha chiesto di portarlo al bar di Beatrice, Marco era felice come al pasqua. Al bar Neruda gli ha dato un libro con il suo autograo. Marco con l’aiuto di una poesia di Neruda ha conquistato Beatrice. Il giorno del suo matrimonio il grande poeta ha annunciato che dopo alcuni giorni sarebbe ritornato in Cile. Marco era deluso perché stava per perdere il suo amico ma intanto aveva già scoperto il suo dono di scrivere le poesie. Marco si è trasformato.

Un giorno la famiglia di Marco ha letto un brano sul giornale su Neruda. Era una sua intervista. Diceva che gli italiani sono più gentili degli altri ed altre sue esperienze. Ma dopo non aver trovato niente su Marco, i suoi erano delusi. Gli hanno detto che il poeta era straricco e che l’aveva dimenticato. Ma Marco non era convinto.

Un giorno ha ricevuto una lettera da Neruda. Era contento. Ma dopo averLa letta, era deluso perché non c’era neanche una parola per lui. Effettivamente, il segretario del poeta gli ha chiesto di mandargli alcune cose che aveva lasciato a casa mentre traslocava.

Marco, dopo averle mandate, ha cominciato a preparare il materiale per l’incontro successivo con Neruda. Beatrice era incinta. Così, Marco ha deciso di chimare il suo figlio Pablino. Dopo 5-6 anni Neruda è venuto dal Cile a casa di Marco ma è gia morto.

Ci sono due cose che mi hanno colpito –

1) Gli attori principali del film parlavano lentamente. Così era un film facile da capire anche per le persone che non possono capire i film italiani dicendo che gli attori italiani parlano così velocemente che non possnon capire meglio il film.
2) Mi è piaciuti molto Massimo Troisi, che faceva il ruolo del postino. Lui aveva un stile affascinante non solo a dire i dialoghi ma anche di dire tutto senza parlate, senza aprire la bocca.

Nella mia lista del migliori film italiani, “Il Postino”, sicuramente , ha trovato un posizione nella mia top-3.

Questo film mi ha fatto capire che per la propria crescita individuale è essenziale l’apertura verso gli aspetti nuovi della vita. Credo che questo sia l’idea centrale del film. Cosa ne pensate voi di questo film?

1 Comments:

At 6:33 AM, October 19, 2006, Anonymous Anonymous said...

Adoro il Postino e penso che racconti quanto di poesia debba esserci in ognuno di noi.
Anche io come Marco amo fare le metafore e spesso le metafore hanno fatto me, cioè attravesro di esse sono riuscita a vedere cose della mia vita che non conoscevo anche se erano sotto i miei occhi.
Penso che l'augurio più bello che si possa rivolgere a chi ci è caro è quello che la poesia invada la sua vita come il fascino di questo bellissimo film invade il nostro Palazzo dei Pensieri.

 

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